Dall’inizio dell’anno ci sono già stati 16 femminicidi, più di uno a settimana. Quella dei femminicidi non è un’emergenza, come tuttɜ noi sappiamo bene, ma l’estrema manifestazione della violenza di genere del patriarcato, che è un fenomeno strutturale dalle radici profonde.
Per questo, come Casa delle Donne, Centro Antiviolenza e collettivo transfemminista, abbiamo deciso di organizzare una Tavola rotonda dal titolo Femminicidi: la soluzione è politica giovedì 11 marzo ore 17.30 che verrà trasmessa in diretta sulla pagina facebook di Lucha y Siesta (qui).
All’incontro parteciperanno la Senatrice Valeria Valente (Presidente Commissione femminicidi del Senato), la dott.ssa Maria Monteleone (ex Procuratrice aggiunta di Roma e Coordinatrice del pool antiviolenza della Procura), Oria Gargano (Presidente di Be free Cooperativa sociale contro tratta, violenza e discriminazioni), Mariangela Zanni (Consigliera nazionale D.i.RE.) e un’attivista di Non Una di Meno Roma.
Abbiamo pubblicato un evento facebook che trovi a questo link e di cui vi riporto il breve testo di lancio:
Nel contrasto alla violenza di genere, i cambiamenti positivi sono spesso frutto della pratica politica delle organizzazioni femministe, in dialogo con altri movimenti, e delle occasioni virtuose di interlocuzione con le istituzioni.
Le associazioni scambiano strumenti e pratiche per trasformarli in rivendicazioni e lotte, consapevoli che la via politica al contrasto alla violenza di genere debba precedere le misure di emergenza e i piani operativi che le istituzioni applicano.
Nella crisi pandemica si riducono intenzionalmente le risorse e le libertà delle donne nella sfera pubblica; fino ad oggi sono andati perduti 200.000 posti di lavoro e migliaia di percorsi di autonomia si sono interrotti a causa di maggiori e acute discriminazioni di genere, che hanno cancellato gli obiettivi raggiunti fino a poco prima in termini di autonomia e autodeterminazione.
I centri antiviolenza lavorano con crescenti difficoltà e con minori strumenti per costruire i percorsi di uscita dalla violenza delle donne seguite e non dispongono del necessario appoggio da parte della società e delle istituzioni, dove trovano ancora spazio le dinamiche della violenza e degli abusi.
Stereotipi, rivitimizzazione e stigma sono alcune delle dinamiche che intendiamo svelare per costruire un fronte comune che formuli politiche di genere strutturali in grado di intuire il valore delle case delle donne e degli spazi transfemministi, presidi di democrazia e sostegno concreto per costruire gli anticorpi necessari alla cultura che produce il crescente numero dei femminicidi.
Questi sono, in estrema sintesi, i motivi per cui abbiamo deciso di costruire questa tavola rotonda e darci lo spazio e il tempo per approfondire i temi e delineare nuove strategie possibili.
Speriamo di avervi numerosɜ con noi giovedì prossimo, sarà un incontro importante dal quale ci auguriamo di uscire anche con delle reali ipotesi di lavoro per una nuova fase del contrasto alla violenza di genere, che sia davvero efficace anche a livello istituzionale. Vi saremmo anche gratɜ se ci aiutaste a divulgare l’incontro.
A presto!
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