Il premier salva Zeffirelli dallo sfratto
La villa sull’Appia Antica in cui abitava il regista era in vendita: la comprò il Cavaliere
ROMA – Non aveva mostrato alcun dubbio, Franco Zeffirelli, quando il 27 ottobre i cronisti gli avevano chiesto un commento sulla telecronaca della firma della Costituzione europea, di cui il premier gli aveva chiesto di curare la regia. «Berlusconi è il padrone di casa», aveva risposto. Ironizzando: «Romano Prodi no. E’un ospite dell’Europa, anche un po’fuori corso». Formula certamente appropriata, quella usata dal regista di «Fratello Sole, Sorella Luna». Visto che per una singolare coincidenza Silvio Berlusconi è proprio il suo padrone di casa. Lo è, anche se la circostanza non è mai diventata di dominio pubblico, dal 7 giugno del 2001, pochi giorni prima di essere nominato presidente del Consiglio per la seconda volta. Zeffirelli, al secolo Gian Franco Corsi, abita da anni in affitto una villa fra l’Appia Antica e l’Appia Pignatelli. La casa si trova in un vasto comprensorio realizzato a partire dagli Anni Trenta dalla famiglia Papa, e del quale fa parte pure l’abitazione attualmente posseduta dallo stilista Valentino. Nel complesso abitano anche altri personaggi del mondo dello spettacolo. C’è per esempio il produttore cinematografico Aldo Raparelli, titolare della Cineteam. E c’è Anna Bettozzi, ex consulente immobiliare che ha ora imboccato la carriera di cantante rock con il nome d’arte di Ana Bettz. Lì ha sede anche la No Limit international, casa di produzione cinematografica di Franco Nero, di cui è azionista di minoranza il giovane produttore Francesco Papa, il quale si dice legato da profonda stima e amicizia al «maestro», che la sua famiglia ospita da più di trent’anni. E che probabilmente avrebbe continuato a ospitare se non fosse accaduto l’imprevedibile. Gli immobili, compresa la villa di Zeffirelli, erano ipotecati. E la famiglia si è trovata nell’impossibilità di far fronte alle richieste della banca. A quel punto il regista avrebbe rischiato seriamente di venire sfrattato. Se non fosse intervenuto in suo aiuto il Cavaliere, che di Zeffirelli è grande amico. E che comprando ha pure fatto un bell’affare. Il 7 giugno del 2001 la società Idra, cassaforte immobiliare di Berlusconi nella quale sono custodite villa Certosa e le proprietà di Arcore e Macherio, che il proprietario della Fininvest controlla attraverso la holding Dolcedrago, ha infatti acquistato, al prezzo di 3 miliardi 775 milioni di lire, corrispondenti a un milione 949 mila euro, due ville adiacenti (ciascuna di 20 vani catastali), di cui una è quella occupata da Zeffirelli. Subito sono stati avviati importanti lavori di manutenzione straordinaria, durati fino allo scorso anno, e che secondo il bilancio della Idra avrebbero «contribuito all’incremento del valore del fabbricato stesso per 594 mila euro». L’intervento di Berlusconi, che all’amico Zeffirelli riserva continue attenzioni, come quando, a novembre, ha voluto essere accompagnato dal regista nella visita al presidente russo Vladimir Putin, consentirà all’ex senatore di Forza Italia di restare in quella villa vita natural durante. Senza doversi necessariamente privare, per continuare a risiedere sull’Appia Antica, di un’altra importante proprietà. E’quella spettacolare casa a picco sul mare di Positano, dove talvolta è ospite Berlusconi. Il quale l’avrebbe pure voluta acquistare, se però i suoi consiglieri per la sicurezza non gliel’avessero sconsigliato.
LA VILLA
La villa si trova a Roma, tra l’Appia Antica e l’Appia Pignatelli. Si trova in un vasto comprensorio realizzato dagli anni Trenta dalla famiglia Papa L’IPOTECA Gli stabili erano però ipotecati, la famiglia non è stata in grado di far fronte alle richieste della banca: Zeffirelli avrebbe rischiato lo sfratto
LA VENDITA
Il 7 giugno 2001 la società Idra, società immobiliare di Berlusconi, ha acquistato la villa di Zeffirelli, e una vicina, al prezzo di un milione e 949 mila euro
Rizzo Sergio
Pagina 17 (2 febbraio 2005) – Corriere della Sera